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Scienza dello stress, respiro e potere “dopante” della musica: intervista a Mike Maric, docente e campione mondiale di apnea.

4 gennaio 2022 - Hanny Santos Eufrasio






Nel nostro ultimo articolo abbiamo discusso l’importanza della musica sul lavoro e di come essa influenza lo stato d’animo, può aumentare la motivazione, la memoria e gli stimoli cerebrali, nonché aiutare a sopportare meglio la fatica mentale. Sono tematiche che si legano strettamente alla gestione dello stress e a pratiche di ‘mindfulness‘, quali ‘soft skill’ sempre più importanti dell’epoca contemporanea. Per ottenere risultati rilevanti in questo ambito, sempre più studi sottolineano l’importanza di sapere “come respirare”: un atto che diamo per scontato in quanto involontario, può invece essere governato portando a benefici sorprendenti per il nostro benessere e nel controllo di situazioni complesse. 

È impossibile parlare della scienza del respiro senza rivolgerci al più grande esperto dell’argomento in Italia, il prof. Mike Maric, docente all’Università di Pavia e campione mondiale di apnea nel 2004. Mike dedica la sua vita a due grandi passioni: la scienza e l’apnea. Laureato in Medicina, a seguito della morte di un amico in mare e di una profonda crisi personale abbandona l’attività agonistica per intraprendere un percorso incentrato sul respiro, in cui il punto di vista scientifico si intreccia con una più ampia riflessione e una serie di pratiche sperimentali. Inizia così la carriera di allenatore, con l’intento di migliorare la performance sportiva attraverso la respirazione, e diventa il riferimento per atleti di livello internazionale di nuoto, pallanuoto, ginnastica, scherma, karate e ciclismo tra cui Federica Pellegrini, Filippo Magnini e Igor Cassina. 

Oggi insegna queste tecniche anche a top manager di rilievo nel nostro Executive MBA Ticinensis, oltre che all’Università di Pavia. Con Mike abbiamo fatto una chiacchierata basata sui tre spunti, ecco domande e risposte!

 

Mike, Quanto è importante per un manager saper gestire stress e respiro al giorno d’oggi? E’ solo un “vezzo” o può fare davvero la differenza?

Oggi saper gestire lo stress è fondamentale a qualsiasi livello. Tuttavia, tanto più aumentano la  responsabilità e il senso di incertezza, tanto più risulta fondamentale diventare “alleati dello stress” per saperlo gestire in modo corretto. Infatti, dobbiamo superare l’accezione meramente negativa di questo termine: se è vero che gli eccessi di stress sono nocivi per la salute, al contrario saper governare lo stresso più migliorare la nostra salute e amplificare la nostra performance, portando a strategie ottimali per se stessi e per chi ci sta attorno. 

Ci sono diversi aspetti fondamentali di cui tener conto, tra cui il potenziamento della mente e le tecniche di gestione del respiro. Infatti, ogni alterazione dovuta allo stress altera il nostro respiro: quindi avere la capacità di gestire la respirazione vuol dire saper controllare molti parametri fisiologici fondamentali, il che si traduce in maggiore lucidità, maggior focus, maggior capacità di concentrazione. In breve, ci aiuta ad essere sempre “sul pezzo”.

 

Ad EMBA Ticinensis abbiamo preparato una playlist della nostra community per iniziare al meglio la giornata lavorativa. In questo contesto, quanto sono importanti suoni, rumori e musica che ci circondano? 

Tutto ciò che è sonoro e non sia stressogeno – come l’inquinamento sonoro, che è grave fonte di stress – può essere estremamente importante. Basti pensare che in molti sport la musica durante le competizioni ufficiali è vietata, in quanto la scienza ha dimostrato essere “dopante”: altera la prestazione portando a dei picchi di performance. Quindi sicuramente la musica rientra in forme artistiche di meditazione, aiuta nel riuscire ad isolarsi da situazioni stressogene esterne e a trovare l’equilibrio dentro di sé. La musica da questo punto di vista ha assolutamente un effetto potenziante sublimativo sulla mente.

 

Intravedi nei nuovi trend su questi temi nel 2022 e/o nei prossimi anni?

Più che intravedere dei nuovi trend, personalmente sono convinto che la cultura occidentale scoprirà sempre più “cose vecchie”. In altre parole, capirà come la meditazione nel passato, nei corsi dei millenni, sia diventata un punto di forza della cultura orientale. Negli anni a venire scopriremo sempre più come le cose per così dire “antiche”, e soprattutto “semplici”, siano quelle più efficaci per ritrovare l’equilibrio e per saperci gestire al meglio. Questo sarà il nuovo trend del 2022: fare un salto indietro per portarsi sempre più in avanti.

 

Mike Maric

Mike Maric