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Better Work Soul – Quale selezione musicale per studiare e lavorare meglio?

31 dicembre 2021 - Paolo Raineri






Da Ella Fitzgerald ai Nirvana, da Otis Redding agli Oasis. Il rock evergreen dei Queen e degli Stones e la giovane musica di Jain. Due volte gli ACDC e persino un Jimmy Fontana. Questa è la portata della Playlist che stiamo per raccontarvi.

Ma facciamo un passo indietro. Che ruolo svolge la musica nella routine giornaliera? E sul lavoro? Le persone che frequentano il corso Full Dive dell’Executive MBA Ticinensis 2021 si sono poste la domanda  e ne hanno tratto una risposta “dal basso”. 

La musica influenza il comportamento di ogni persona: è un’esperienza comune e anche numerose ricerche scientifiche lo confermano. La musica, ad esempio, è così potente da riuscire ad influenzare le scelte di acquisto dei consumatori e persino il modo di lavorare delle persone rendendole più cooperative e più coinvolte [1].

 

Ascoltare musica sul lavoro ha impatto su molti aspetti:

  • cambia il nostro stato d’animo
  • può aumentare la motivazione
  • può aumentare la memoria e il livello di “stimolo cerebrale”
  • ci può aiutare a sopportare meglio la “fatica” mentale

 

Prestiamo però attenzione: la musica non influenza tutte le persone allo stesso modo e non ottiene gli stessi risultati in ogni momento della nostra vita:[2] gli effetti possono cambiare significativamente da persona a persona e, soprattutto, a seconda degli obiettivi che ci si prefigge la musica può essere tanto un grande alleato quanto un implacabile nemico.

 

MUSICA E SUONI PER CONCENTRARSI

Si dice che per poter raggiungere una migliore concentrazione si debbano evitare musiche [2]:

  • con troppo testo
  • troppo “agitate”
  • troppo “virtuose”
  • con volume troppo alto
  • con significati troppo emotivi

Se si ricerca la concentrazione (focus) oppure una condizione di performance creativa in cui riuscire ad apprezzare ogni momento di ciò che si sta facendo (flow)[3] è indubbiamente più facile rivolgersi a vibrazioni più ataviche, ad esempio quelle della natura. I suoni della natura si accostano piuttosto bene al miglioramento del funzionamento cognitivo, all’ottimizzazione della capacità di concentrazione e all’aumento del grado di soddisfazione dei lavoratori.[4] Molte persone si lasciano trasportare da suoni di onde, pioggia, vento, uccellini e boschi. I più esperti esploratori della ricerca di uno stato mentale attraverso la musica, a questo punto, avranno già pensato ad una cosa ben precisa che però non tutti conoscono: il white noise. Il rumore bianco. 

Il rumore bianco non è altro che un rumore di fondo costante, più o meno equivalente al rumore statico emesso dai televisori analogici in assenza di segnale. Questo suono perpetuo aiuta il nostro cervello a “eliminare” i rumori molesti e discontinui del traffico sotto casa, del bambino che urla, del cane che abbaia: dà all’orecchio un unico suono rassicurante e preponderante. Dato che il suono non cambia, il rumore bianco dà modo alla vostra materia grigia di “eliminare” anch’esso sviluppando, dopo qualche minuto, una sorta di “sordità selettiva”. Il risultato? Non sentirete più né il rumore bianco, né gli altri suoni, migliorando così lo stato di concentrazione sull’attività che state svolgendo. Chiaramente, come tutte le azioni di “hackeraggio” del nostro sistema uditivo, dobbiamo fare attenzione e non abusarne per evitare di incorrere in controindicazioni (il troppo storpia, lo dicevano anche le nostre nonne).[5][6]

 

MUSICA E MEMORIA

Avete presente quel ricordo particolarmente intenso e vivido? Quello di cui ricordate tutto, associando una chiara “diapositiva” della situazione e delle circostanze che stavate vivendo, compresa quella particolare musica? Ecco. La musica può aiutare parecchio anche come “trucco” per creare dei “ganci emotivi” per la memoria.

Uno stupendo documentario del 2014 (Alive Inside) racconta, ad esempio, quanto potere possa avere la musica sul reperimento di memorie persino in persone affette da demenzia senile.[7] Un fenomeno molto studiato in tal senso è quello dei “ricordi fotografici” (Flashbulb memory). Sono quei ricordi vividi, dettagliati e persistenti delle circostanze di apprendimento di un evento significativo e a forte carica emotiva (Brown & Kulik, 1977): ci ricordiamo tutto di quella situazione, spesso anche specifici odori.[8] 

E se potessimo hackerare questa nostra capacità? Se potessimo utilizzare delle musiche particolari per aumentare la probabilità che un momento o una serie di momenti diventino per noi più facili da ricordare? Ad esempio, non è forse questo che gli amanti sognano di fare quando scelgono un particolare brano per “il primo bacio romantico”? Perché non farlo allora anche per le fasi di un percorso di apprendimento? Si potrebbe così creare una “colonna sonora” di musiche che possa aiutare la nostra memoria a riattivare ricordi di nozioni ed immagini.

LA NOSTRA PLAYLIST EMBA Ticinensis 2021 – Better Work Soul

Considerate tutte le premesse di questo articolo, la classe Full Dive di EMBA Ticinensis 2021 si è chiesta:

 quale musica ascolto per darmi la carica prima di mettermi al lavoro?
– Quale playlist posso creare perché io possa fissare al meglio tutte le nuove informazioni che il master mi sta dando?

 

Abbiamo chiesto alle 21 persone che compongono la classe di indicare una canzone che potesse essere parte di una nostra playlist condivisa, un po’ come ha fatto il Boston Business Journal per i suoi top 40 under 40 [9]. Proprio come Saul, l’avvocato protagonista della serie “Better call Saul”, la playlist agirà come una persona amica che saprà portare alla nostra mente il giusto ricordo nel momento in cui ci serve, aiutandoci a superare eventuali impasse. Proprio ispirandoci al titolo di questa serie nasce il nome della nostra playlist: Better Work Soul.

 

Il risultato? È stato ottimo, provare per credere!

 

La playlist è disponibile a questo indirizzo: 

SPOTIFY – ascolta la playlist

 

APPROFONDIMENTI STIMOLANTI PER LE ANIME CURIOSE:

 

REFERENCES

[1] Kniffin K. Upbeat Music Can Make Employees More Cooperative. Harvard Business Review (2016).

[2] Alex Klein A. Music and Studying: It’s Complicated. Healthline.com (2020). 

[3] Flow vs Focus: Flow state vs the Pomodoro technique . The Day Ninja Blog (2021).

[4] DeLoach A. Tuning the cognitive environment: Sound masking with “natural” sounds in open-plan offices. The Journal of the Acoustical Society of America 137, 2291 (2015); https://doi.org/10.1121/1.4920363

[5] Thrope J. R. Here’s What Happens In Your Brain When You Hear White Noise. Bustle.com (2019).

[6] Angwin, A.J., Wilson, W.J., Arnott, W.L. et al. White noise enhances new-word learning in healthy adults. Sci Rep 7, 13045 (2017).

[7] Music can boost memory and mood. Harvard Health Publishing (2015).

[8] Aricò M. Emozione e memoria: le Flashbulb Memories. Stateofmind.it (2016).

[9] Welker G. The tunes that 2021’s BBJ 40 Under 40 honorees called their theme songs. Boston Business Journal (2021).